Proposta per il progetto di Logo Design per i Luoghi del Contemporaneo, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura
Il quadrato, generatore d’arte
I luoghi del contemporaneo, musei e gallerie, sono il tessuto connettivo che raccoglie un’arte, di per sé difficile da catalogare, per renderla fruibile alla comunità e dove quest’ultima si ritrova per condividerne l’esperienza.
Partiamo quindi dal luogo e da un segno, il quadrato, che è da sempre uno dei mattoni con cui l’essere umano ha costruito una grammatica visiva che gli ha permesso di comprendere e creare.
In epoca preistorica questa forma veniva usata per significare la superficie della terra, e allo stesso tempo indicava i quattro punti cardinali, nel mondo simbolico cinese i quattro angoli del quadrato rappresentavano i punti più remoti della terra*.
Ed è con questo significato che si è voluto rappresentare tale forma nel logo, in modo particolare in 4 declinazioni e dimensioni. Come rappresentazione dei luoghi dell’arte e ancora come forma ed elemento generatore, richiamando il suo ruolo di unità centrale, di fondamento della sezione aurea e di modulo strutturale. Il dualismo del bianco e nero, del contenuto (le lettere dell’acronimo) e del contenitore (dal quale tentano di fuggire), di luce e assenza di luce, di nessun colore e tutti i colori, racchiude la metafora visiva del contemporaneo.
Elementi opposti e complementari, contraddizione che alimenta la primitiva esigenza dell’uomo di rappresentare e rappresentarsi. Infine, la disposizione in griglia delle forme, e la volontà di utilizzarla come elemento di organizzazione dei contenuti nei layout grafici, vuole rappresentare l’intento del lavoro della piattaforma Luoghi del Contemporaneo nell’organizzare e rendere facilmente fruibili tutte quelle realtà meritevoli sul territorio nazionale.
* Adrian Frutiger - Segni e Simboli, 1978